Pomodori verdi fritti alla fermata del treno

Oggi voglio parlarvi di un film che ho amato molto: Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, un film drammatico del 1991 diretto da Jon Avnet e basato sul libro di Fannie Flag “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop”. Se non l’avete mai visto mi permetto di suggerirvelo, magari per godervelo in una fredda seratina invernale, avvolte in un bel plaid sul vostro divano.

La storia è ambientata nel sud degli Stati Uniti d’America, negli anni trenta,e affronta il tema dell’amicizia e dell’amore, narra infatti del forte legame di amicizia che si viene a creare tra Idgie Threadgoode (interpretata da una bravissima Mary Stuart Masterson ) e Ruth Jameson (Mary Louise Parker) , due donne con caratteri profondamente diversi ma accomunate dagli stessi valori e soprattutto da uno stesso dolore, la morte di Buddy, fratello di Idgie e fidanzato di Ruth. Questa storia viene narrata attraverso le parole di un’anziana signora ,Ninny (la favolosa Jessica Tandy), che si trova ricoverata in una casa di riposo, e che , quasi casualmente incontra un’ altra donna, Evelyn (la grande Katy Bates), una casalinga con un matrimonio in crisi e diversi problemi esistenziali.

Questo incontro avrà un duplice effetto far rivivere a Ninny il piacere di dedicarsi ad un’altra persona e a far crescere in Evelyn la forza di cambiare vita.

Il doppio piano narrativo è senz’altro l’idea vincente del film. Ninny racconta ad Evelyn la storia di Idgie e Ruth, due giovani donne anticonformiste, che ebbero il coraggio di ribellarsi alla prepotenza maschile e al razzismo dilagante, e dell’amore che le legherà fino alla fine.

Io lo adoro……..